Il lipofilling, cioè il trapianto o innesto di grasso, è diventato un’importante modalità di trattamento nelle procedure di ringiovanimento del viso. È una procedura sicura che richiede solo un tempo operativo aggiuntivo limitato.
La presenza di cellule staminali derivate da tessuto adiposo nel lipograft potrebbe provocare la rigenerazione dei tessuti. Ciò ha comportato un cambio di paradigma verso la combinazione del ringiovanimento del viso utilizzando sia tecniche di lifting chirurgico che procedure di lipofilling per ripristinare sia il volume che il danno tissutale a livello cellulare. Grazie a questa combinazione sia di lifting chirurgico che di lipofilling, gli effetti della gravità, la perdita di elasticità della pelle a causa della degradazione dell’elastina, la perdita di volume a causa dell’atrofia del grasso e il riassorbimento osseo, sono tutti ben indirizzati.
Con una vasta esperienza nell’uso del plasma ricco di piastrine come additivo alle procedure di lipofilling facciale nella nostra clinica, risalente al 2005, l’analisi retrospettiva ha rivelato diversi significativi effetti benefici quando si aggiungeva plasma ricco di piastrine al lipograft. È noto che l’aggiunta di piastrine aumenta la rigenerazione dei tessuti.
Il plasma ricco di piastrine riduce significativamente il tempo di recupero postoperatorio e migliora l’esito finale, osservando l’elasticità della pelle, il miglioramento della piega nasolabiale o la soddisfazione del paziente. L’uso di plasma ricco di piastrine come additivo nel lipofilling ha mostrato grandi promesse in vitro. Questi effetti benefici, tuttavia, sono stati riprodotti solo parzialmente in un contesto clinico.
Un numero crescente di studi riporta un effetto dipendente dalla concentrazione del plasma ricco di piastrine in vitro, rendendo l’uso ottimale in un contesto clinico delicato e complesso. Ulteriori studi sulle interazioni plasma-piastriniche su entrambe le cellule coinvolte nel sito dell’ospite del recettore e del lipograft, sembrano essere di fondamentale importanza per determinare l’uso ottimale e le concentrazioni di plasma ricco di piastrine in ambito clinico.