La Cellulite

Questo tipo di alterazione del tessuto sottocutaneo colpisce donne più o meno giovani e si manifesta con accumuli nelle zone dei fianchi, addome e cosce, spesso senza essere connesso a un aumento del peso e in persone che comunque effettuano attività fisica.

Tali accumuli a volte possono creare dolore alla palpazione ed essere delle zone fredde con poca vascolarizzazione. La cellulite, qundi, non è da considerare un aspetto dell’obesità quando non è associata a un aumento del peso corporeo.

Spesso però alla base della cellulite ci sono degli errori nella dieta, abuso di farmaci, soprattutto psicotropi (antidepressivi), che riducono il metabolismo e aumentano l’accumulo di tossine nei tessuti periferici.

Alla radice del problema è possibile trovare uno squilibrio ormonale associato a cicli mestruali irregolari o alterata fisiologia delle ovaie, anche se non possiamo considerare solo questo come fattore determinante.

Infatti, un altro elemento che può sviluppare la cellulite è un difetto di circolazione, specialmente degli arti inferiori della donna, che sono soggetti a patologie del ritorno venoso (vene varicose). In più, si è osservata una diminuzione della vascolarizzazione delle zone con cellulite dovute a compressione dei vasi capillari da parte dei liquidi.

La formazione del tessuto cellulitico è quindi derivato dal circolo vizioso che si forma in tale maniera: gli ormoni aumentano i liquidi nel corpo, il difetto vascolare non drena a sufficienza, i vasi capillari si stringono e arriva meno ossigeno, aumenta la CO2 che stimola infiammazione e alla fine provoca fibrosi.

La cellulite si presenta in tre forme a seconda del grado:
 
1° GRADO: EDEMA (Cellulite soffice)
2° GRADIO: FIBROSI (Cellulite dura)
3° GRADO: GRASSO (Cellulite grassa fibrotica)

Il trattamento anticellulite è multidisciplinare, infatti necessita di una valutazione del quadro ormonale e quindi di trattamenti medici, medico estetici, e infine di chirurgia estetica.